Academy AgriChef Campania
GB Agricola è l'unica sede di Agrichef Academy, la scuola di formazione degli operatori agrituristici soci o futuri soci della rete degli Agriturismi Campagna Amica.
All’interno dell’azienda, infatti, c'è Casa Barbato, uno speciale ristorante dedicato all’assaggio dei prodotti della terra e soprattutto della nostra famosa Cipolla Ramata di Montoro, dotata di una cucina professionale e di uno speciale arredamento in cartone riciclato.
Sono previsti corsi periodici in collaborazione con chef e istituti alberghieri per diplomare gli ‘agrichef’, una figura che incarna sia le qualità del cuoco che l’identità dell’imprenditore agricolo.
Terranostra ha lanciato un albo nazionale degli agrichef, registrando la denominazione che richiamerà la distintività degli operatori degli agriturismi Campagna Amica. “La necessità di una formazione continua – conclude Coldiretti – è la sfida che dobbiamo cogliere per alzare il livello dell’offerta agrituristica in Campania”.
All’interno dell’azienda, infatti, c'è Casa Barbato, uno speciale ristorante dedicato all’assaggio dei prodotti della terra e soprattutto della nostra famosa Cipolla Ramata di Montoro, dotata di una cucina professionale e di uno speciale arredamento in cartone riciclato.
Sono previsti corsi periodici in collaborazione con chef e istituti alberghieri per diplomare gli ‘agrichef’, una figura che incarna sia le qualità del cuoco che l’identità dell’imprenditore agricolo.
Terranostra ha lanciato un albo nazionale degli agrichef, registrando la denominazione che richiamerà la distintività degli operatori degli agriturismi Campagna Amica. “La necessità di una formazione continua – conclude Coldiretti – è la sfida che dobbiamo cogliere per alzare il livello dell’offerta agrituristica in Campania”.
I corsi
Il corso porrà la massima attenzione sulla valorizzazione dei prodotti del territorio e sulle ricette tradizionali, innovandole sul piano tecnico e di realizzazione. Pertanto gli argomenti del corso verteranno in particolare su tecnologie e tecniche di cottura, ottimizzazione e organizzazione dei tempi di preparazione, tecniche di conservazione, pricing del piatto e del menù, valorizzazione del prodotto utilizzato, mise en pace ed impiattamento, abbinamento cibo-vino e cibo-bicchiere.
“Siamo orgogliosi di poter dare vita a un’idea – spiega Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campania – nata per accompagnare il progetto di Coldiretti per l’agriturismo Doc italiano. Le nostre imprese agrituristiche hanno vissuto negli ultimi anni un periodo di crisi, soprattutto in termini di credibilità. Troppi agriturismi dalla dubbia identità agricola e una scarsa crescita professionale hanno creato l’immagine negativa di ristoranti di serie B, dove mangiare spendendo poco. In realtà non è così. A questo si aggiunga l’assenza di tutela da parte delle attuali norme regionali, che noi abbiamo chiesto di rivedere introducendo meccanismi selettivi più stringenti e a vantaggio dei prodotti campani. L’Agrichef Academy ha l’obiettivo non solo di migliorare la capacità di manipolazione in cucina, ma di formare una figura in grado di accogliere e presentare il territorio. Come ha ben detto il presidente Scaramuzza, non è una stella per noi a far la differenza ma casomai è una stalla”.
“Il varo di questa scuola per agricoltori ai fornelli – aggiunge Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campania – è una straordinaria opportunità per tracciare un confine. Alzare l’asticella della trasparenza a tavola è l’unica vera leva di crescita della nostra agricoltura. Gli operatori agrituristici sono agricoltori che hanno scelto di aprire le porte della loro casa e di far assaggiare i prodotti della propria terra e della propria regione. Chi non si ritrova in questa figura non può adoperare la parola agriturismo. Allo stesso tempo chi è dentro le regole non può pensare di misurarsi con le crescenti esigenze dei turisti, italiani e stranieri, senza avere una formazione continua. Questo è il senso dell’Academy. In questo progetto c’è tutto il paradigma culturale che Coldiretti fa ruotare su tre concetti: qualità, tracciabilità, distintività. Nel rapporto diretto con il consumatore, cresciuto grazie ai mercati a km zero, rientra il ruolo chiave degli agriturismi. Deludere o ingannare chi si siede a tavola nelle imprese agricole significa mettere in discussione il buon nome di tutto un territorio”.